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La proposta originale del volume sta nella scoperta del secolo neoclassico: in una visione unitaria della letteratura italiana del XVIII secolo intorno all'asse europeo del Neoclassico, il volto artistico dei Lumi, superando la tradizionale spaccatura tra Arcadia e Illuminismo. Una nuova idea della natura e della felicità disegna il ritratto eudemonistico del secolo che corre verso la Rivoluzione. Si dischiude un'ampia produzione in diversi generi letterari in poesia e in prosa, dall'idillio all'elegia, dalla scrittura di viaggio al romanzo, al teatro, alla critica letteraria. Gli autori, riformatori o giacobini, sono a volte sconosciuti o noti per tutt'altri testi, o travisati da classificazioni obsolete. Da Pope a Gravina, passando per Parini e Alfieri, per la massonica poesia degli illuministi meridionali, fino a Foscolo e Schiller si diffonde questo stile internazionale dall'Europa alle Colonie Americane. La nuova interpretazione del Settecento neoclassico, lontano, pur fra molte contraddizioni, dalla tradizionale immagine di algido accademismo, è fondata sulla chiave di lettura dell'impegno riformatore.